martedì 4 novembre 2008

5 - LE RICERCHE VOCALI

Osservando la fase vocale di lallazione della neonata figlia Anastassia, Stratos si rende conto delle possibilità vocali inespresse dell’uomo, capacità che possediamo spontaneamente ma che l’apprendimento del linguaggio incanala verso sonorità selezionate. È l’inizio della consapevolezza vocale di Stratos, il punto di partenza della sua ricerca.

Ad una delle prime esibizioni degli Area è presente Gianni Sassi, che rimane impressionato dalla potenza e dall’originalità dell’ensemble e di lì a poco decide di fondare l’etichetta Cramps per produrre il loro primo disco. Con lo pseudonimo di Frankenstein, Gianni Sassi diventa il sesto membro “nascosto” del gruppo, ispiratore e ricercatore di molti progetti di Demetrio e degli Area, disegnatore delle copertine e scrittore della maggior parte dei testi oltre che loro produttore.

Gianni Sassi e Gianni Emilio Simonetti,lo scrittore-musicista-editore, hanno legami con il movimento Fluxus che dai primi anni ‘60 rappresenta una delle espressioni più evolute e coerenti di avanguardia artistica concettuale, nonché il primo movimento d’avanguardia ad essere coinvolto nella musica in maniera strutturale.
Juan Hidalgo e Walter Marchetti collaborano con John Cage nel‘59 e insieme ad Esther Ferrer sono i fondatori del gruppo Zaj, gruppo di avanguardia musicale nato in Spagna nel 1964.
È un intero ambito culturale d’avanguardia della Milano anni ‘70 con cui i giovani musicisti del gruppo vengono a contatto scambiandosi idee e collaborazioni.
Per gli Area Hidalgo e Marchetti comporranno Area 5 e, grazie a loro, Demetrio si accosterà all’esperienza musicale di John Cage di cui registra, nel 1974, i Mesostics in una versione per sola voce, riproposta in seguito in diversi festival di fronte a migliaia di giovani.



Stratos inizia a portare avanti una ricerca sulla pura vocalità, ai limiti della musica. Effettua ricerche e misurazioni a Parigi e al CNR di Padova, dove sotto la supervisione del fisico e fonologo professor Franco Ferrero, le misurazioni evidenziano diverse particolarità fonologiche della sua voce. Innanzitutto una gamma impressionante che supera i 7000 Hz di escursione, poi la capacità di emettere più suoni in contemporanea e di modularli separatamente.
Stratos sostiene che la voce vada liberata dai condizionamenti del linguaggio e del bel canto e che debba riappropriarsi della sua natura sonora, creatrice di un’infinità di suoni che vengono esclusi dal linguaggio e negati da una concezione musicale ristretta, dogmatica e funzionale alla musica-merce e al capitale.

Inoltrandosi in questa sua ricerca, scopre le possibilità vocali primordiali delle popolazioni tribali, come i pastori mongoli che emettono diplofonie e triplofonie, ed inizia ad interessarsi a questo tipo di sonorità e alla loro emissione, diventandone in brevissimo tempo maestro e sperimentatore indiscusso.
Il risultato è verificabile nei due dischi solistici Metrodora e Cantare la voce, in cui ciò che appare strumento è in realtà la forma voce.
“I vocalizzi diventano microorchestrazioni (voce/strumento) senza amplificazioni tecnologiche,” scriverà Daniel Charles.

A Cuba riceve l'invito dal Ministero della Cultura ad incontrarsi con la delegazione di musicisti della Mongolia, per partecipare ad un dibattito sulla vocalità dell'Estremo Oriente, riprendendo ed ampliando un vasto discorso sul significato della voce nelle civiltà orientali e mediorientali.
Si dedica anche all’insegnamento delle sue teorie in seminari sulla psicologia della voce che tiene in varie università.





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1 commento:

Byron961 ha detto...

Mi chiamo Marcello, 47 anni, sardo, dal 2001 residente in Belgio, nient altro che esprimere l ammirazione e stima verso il grande, unico ed inimitabile Demetrio Stratos, il vuoto che ci hai lasciato è immenso!!! il mio pensiero va spesso verso te Demetrio, ti ho conosciuto musicalmente troppo tardi (1977) e da allora non ti ho lasciato.
rainbow_demon_4@hotmail.coms