Il pubblico, molto numeroso, è altamente politicizzato e molti forse non li trovano consoni come gruppo d’apertura per la cantautrice pacifista americana. La tensione prima e durante il loro concerto è altissima. Gli Area, quasi indecisi se suonare, riescono ad usare questa tensione come catalizzatore del loro muro di note e di suoni che culmina nel pezzo finale, Lobotomia. Puri, fastidiosi sibili elettronici sparati a tutto volume dalle casse, onde cacofoniche e robotiche da cui faticosamente emerge a tratti una versione dissacrata della sigla musicale di Carosello mentre sul palco si spengono le luci e i musicisti imbracciano delle torce con le quali abbagliano il pubblico. E nell’altra mano impugnano l’asta del microfono, pronti eventualmente a difendersi. Alla fine non ci sono incidenti. La provocazione ha funzionato e il giorno dopo tutti sanno esattamente chi sono gli Area e da che parte stanno.
Da quel giorno gli Area sono presenti con la loro musica in numerose iniziative organizzate dal movimento milanese, italiano ed internazionale, di cui diventano gruppo musicale di riferimento.
“In due anni abbiamo fatto tante situazioni… anche in manicomio da Basaglia a Trieste… Loro mettono i matti… cioè! In mezzo agli studenti e ai compagni e vedono le reazioni. Abbiamo occupato Piazza Navona con Pannella… tutto gratuitamente.” (da un’intervista a Demetrio Stratos a Saluzzo nell’estate del ’74).
Sovente i loro concerti sono pensati in funzione dell’evento che vogliono creare. La provocazione e il coinvolgimento nei confronti del pubblico sono la regola ferrea per non stare rinchiusi sul palco come in gabbia ma per abbattere i ruoli che separano spettatori e artisti.
Il disco successivo del ‘75, Crac!, sarà uno dei più conosciuti del gruppo, anche perché contiene Gioia e Rivoluzione, pezzo emblematico dello spirito di quegli anni.
Gli Area partecipano a tutte le edizioni del Parco Lambro, compresa l'ultima, disastrosa nella quale segnano forse uno dei momenti più positivi coinvolgendo gli spettatori in una catena umana sonora: tenendosi per mano, il pubblico, che ha ai capi della catena due cavi collegati ad un sinth, emette delle fequenze che variano al variare dei partecipanti.
Dalle manifestazioni per la legge sul divorzio e l'aborto a Roma a quelle in solidarietà con la Palestina a Milano o con Radio Alice, la prima radio libera di Bologna, gli Area si impegnano personalmente e artisticamente nella creazione di eventi che irrompono nella realtà e che dalla realtà prendono constinuamente spunto per la sperimentazione non solo musicale.
in costruzione - under construction
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